Figura 1: Varie posizioni della deriva e valori corrispondenti di immersione
• Considerare che, senza il motore in trazione, lo stesso non permette di cambiare direzione (non è un timone, se non quando l'elica spinge); di conseguenza, per sfruttare l'abbrivio durante le manovre in folle, la direzionalità deve essere impressa tramite il timone della barca;
• Come conseguenza del punto precedente, quando non è possibile tenere abbassato il timone (che pesca circa 1,20 mt), e' necessario tenere il motore a marcia avanti, magari al minimo, ma sembre in tiro (se il motore è anche dotato di elica da spinta a passo ridotto, esso consente i muoversi a bassissima velocità);• Il vento a gisce di piu' sulla prua (mascone) che sulla poppa dell'imbarcazione;
• Come conseguenza del punto precedente, in presenza di vento la barca tende a mettersi di poppa rispetto al vento (figura 2) o comunque a far abbattere la prua.
Figura 2: posizione nella quale tende a disporsi la barca in presenza di vento
• Non si puo', andando in retromarcia, tentare di far ruotare la prua controvento, in quanto il vento che agisce piu' sulla prua che sulla poppa, combinato con la spinta del fuoribordo, genera un modo traslatorio nella direzione del vento, come indicato nella figura seguente:
Figura 3: La barca si sposta sottovento, ma non ruota!!
Tenuto conto del fatto che il fuoribordo è posizionato a destra della poppa (essendo il timone al centro) per manovrare controvento e' meglio fare in modo che la curva (anzi la rotazione) avvenga verso sinistra in quanto in questo modo la coppia di forze che si genera a causa del fatto che il motore non spinge sulla mezzeria, e' favorevole alla rotazione della barca verso sinistra (come indicato nella figura sottostante):
Figura 4: Il motore non al centro dello specchio di poppa genera una coppia di forze
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