lunedì 16 maggio 2011

MANOVRE con il motore fuoribordo

Normalmente sui vari manuali, nonché nei testi di esame per la patente, a proposito delle manovre di ormeggio, si evidenzia sempre il comportamento della barca in relazione al tipo di elica (destrorza, sinistrorza etc) quasi mai menzionando il fatto che, per una cabinatino a deriva mobile con il il motore fuoribordo appeso sullo specchio di poppa lateralmente anziche centralmente, i problemi durante le manovre non dipendono soltanto dall'effetto evolutivo dell'elica ma da tanti altri fattori.
Infatti è il vento piu' che la corrente (anche tenuto conto che spesso la deriva è sollevata per problemi di fondale) il “nemico” maggiormente da temere per una corretta manovra di ormeggio.
Lo scritto che segue rappresenta un tentativo di spiegare come effettuare le manovre di ormeggio mantenendo sempre il controllo dell'imbarcazione.
La barca, normalmente, soprattutto a deriva sollevata parzialmente, risulta molto sensibile al vento laterale (ma anche a quello da altre direzioni), soprattuto al mascone: in pratica la barca tende a “scivolare” di prua e ne diventa molto difficile il controllo a motore. Cio' anche tenendo presente, quanto già detto e cioe' che il posizionamento del motore non esattaemente sulla mezzeria, produce effetti non simmetrici rispetto l'asse longitudinale della barca stessa.
Le considerazioni che seguono si riferiscono ad una barca con motore fuoribordo appeso sullo specchio di poppa a destra (vedi foto sotto) ed ormeggiata di prua.

Tali considerazioni possono essere facilmente estrapolate e ricondotte al caso di barca con il motore appeso a poppa a sinistra anziche' e/o ormeggiate in modo differente. L'importante e' cercare di capire gli effetti del vento nelle varie manovre descritte.

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